Stolti e lenti nel credere, nella fatica del credere invece Dio, strapazzandomi, si fa prossimo Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro e cammina con me verso il buio del mio fallimento, verso il fallimento dei miei ideali, il fallimento delle mie certezze; viene con me mentre si fa sera, mentre si fa buio, mentre cioè la mia speranza affievolisce sempre più. E qui lo riconosco.
Mi racconta di sé, la sua Parola di salvezza spezzata nella logica della universale misericordia. Mi dona sé stesso, in un pane da sbriciolare e mangiare, nella logica che la vita donata deve essere necessariamente spezzata: non bisognava (s. Girolamo traduce nonne heac oportuit – una necessaria obbligatorietà) che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria? La gloria della libertà d’amare.
Allora, perché io sia libero d’amare, sparisce. E sparendo mi lascia questa consegna: spezzati michele, spezzati Tu amica, Tu amico e vedrai Dio.
III domenica di pasqua (a)
23.04.2023
Alleluia, alleluia
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli. (Cf. Lc 24,32)
Alleluia.
Vangelo
Lo riconobbero nello spezzare il pane.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 34,13-35
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Parola del Signore.