Il ritorno all’altra riva scopre l’attesa della folla, molta folla. Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce (Is 9,1) mentre a Gerusalemme si organizzava il processo per uccidere Gesù. Nella folla Gesù trova ognuno di noi, vede con lo sguardo dell’intimità ognuno di noi, vede con lo sguardo della redenzione ognuno di noi. Mentre gli apostoli al solito dubitano della “serietà” di Gesù, i bisognosi di vita, i cercatori di luce sentono la presenza. Un padre cerca la vita per la figlioletta e trova la compagnia di Dio che cammina con lui, subito, verso la luce della resurrezione. Un donna schiacciata e nascosta dalla molta folla riesce a toccare la vita. Gli apostoli non comprendono, non capiscono, non vedono il bisogno. Gesù vede te amico e amica che te ne stai nascosto eppure lo cerchi: hai bisogno di luce nelle tenebre e lui si lascia accendere dalla tua fede. Chi mi ha toccato? ti chiede dove sei, ti sta cercando, lui sa che ci sei, non nasconderti e lui verrà con te fin dentro alla tomba della tua paura e della tua diffusa indifferenza e prendendoti per mano ti dirà Fanciulla, io ti dico: alzati!
martedì
IV settimana del tempo ordinario (anno dispari)
04.02.2025
Dal Vangelo secondo Marco Mc 5,21-43
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: alzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Parola del Signore.