Non abbiate paura degli uomini

Siamo noi a dimenticarci di questa gioiosa responsabilità, cioè gioiosamente rispondere a Lui con fede,

non creduloneria ma fede,

anche nella tempesta,

anzi proprio nella tempesta.

Non è stupidità, non è oscurantismo, non è goffaggine:

è fede nel Padre che vive con noi

e sperimenta con noi l’umano,

sta con noi fino alla nostra morte e nella nostra morte sperimenta con noi la lacerazione degli affetti,

e ci dona la resurrezione.

Se non ci dimenticassimo di questo

potremmo vivere nella fede all’uomo

nel quotidiano di ogni quotidiano,

cercando di costruire il Regno

disintossicato da ogni perversa e pervertita paura,

liberato da catene di odio e sospetto.

XII domenica T. O.
21.06.20


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