sia per te come il pagano e il pubblicano

Gesù ci sta chiedendo, in quanto discepoli fedeli, di sperimentare una palingenesi della carità che perdona.

Ricominciare sempre dall’inizio, ritornare a “in principio” per amare il peccatore ed il pubblicano mostrando al mondo, senza pretese di merito, il volto sorridente della misericordia del Padre.

Un circolo virtuoso in cui chi cadesse sotto il peso dell’egoismo (la colpa) sempre sarà risollevato da una comunità genuinamente cattolica (universalmente fraterna).

Non scadiamo banalmente a dire che queste sono favole per ingenui, smettiamola di deridere questa parola di salvezza, costruiamola insieme questa comunità che accoglie il pagano ed il pubblicano: il mondo rinnovato nella speranza di un’umanità sapiente inizia con il perdono ammonito ed ac-cordato a il tuo fratello, sulle stesse corde di cuori parlanti, sulle stesse corde di cuori amanti.

Sia per me, sia per te…

cfr Mt 18,15-20

domenica XXIII settimana T. O.
dmc 06.09.20


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