non sapete nè il giorno nè l’ora

Urge uno sguardo differente sulle notti profonde dei nostri giorni: a mezzanotte, cioè nell’apice della notte, nella vertigine del non-senso il grido si leva: arriva lo sposo! Lo sposo arriva per farci accendere la luce sulla notte. In questa pandemia noi possiamo ancora amare. Veramente.

Di questo si tratta di una vera illuminazione della notte, di un cambiamento di abitudini e costumi,abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato” (p. francesco). Non vogliamo capirlo? Continuiamo a prometterci che tutto tornerà come prima.

Vorremmo svegliarci dal torpore senza l’olio del senso e, come le stolte della parabola, chiedere alle sagge di andare incontro allo sposo di novità, spogli di ogni conversione, spogli di ogni desiderio di fertilità. Vorremmo andare incontro allo sposo senza la verginità saggia, immediatezza di fecondazione, stile generativo per vita nuova. Vorremmo sorpassare il tempo e lo spazio come se nulla fosse accaduto.

Delegando ad altri di generare il nuovo, possibilmente lasciandoci il vecchio, idolo di comoda e stolta consolazione, vorremmo il mondo sano intossicandolo di stoltezza.

cfr. Mt 25,1-13

domenica XXXII T.O.

dmc 08.11.2020


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