@solechesorge
Andare a gerusalemme (chiesa) “tradizionalmente, religiosamente”
significherebbe andare dove siamo convinti abiti esclusivamente il divino.
Invece andare a betlemme significherebbe andare dove dio, ci ha detto nelle scritture,
“uscirà il pastore del mio popolo”;
significherebbe andare verso la periferia fuori dal tempio;
significherebbe andare dove appunto sussiste un’alternativa, dove “accade un altrimenti” (a.savone).
Un’altra strada.
Nella benedizione solenne ricevuta all’inizio dell’anno la liturgia così ci ha donato: dio disponga opere e giorni nella sua pace e ascolti qui e in ogni luogo le vostre preghiere.
“In ogni luogo” è l’altra strada in cui intraprendere il cammino di sequela.
È seguire la stella che va oltre ogni abitudine. Oltre gerusalemme.
Ma tuttavia la storia non vorrebbe che questo avvenisse: tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo pur conoscendo i profeti e le scritture se ne stanno al tempio
a dissertare di precetti passati per un presente assente di solidarietà umana
verso un improbabile futuro di libertà.
Erode se ne sta al palazzo per legiferare sulla morte, invece che custodire e curare la vita.
L’altrimenti porterebbe sì lontano interpellando la libera fede libererebbe la speranza
per un incontro sempre nuovo: la carità in cristo.
cfr Mt 2,1-12
epifania del signore
dmc 06.01.2021 mercoledì