@solechesorge
mi spoglierò del perbenismo di facciata
mi scioglierò dalle catene dello sfruttamento
mi snuderò le mani arraffanti
che cosa farò?
mi renderò conto del passato
per rendere il presente
futuro di economia di comunione
che cosa farò?
convocherò i debitori
scriveranno la loro libertà
buoni propositi?
di buone intenzioni è lastricato l’inferno dice l’adagio
mi rendo conto che la scaltrezza è
obbedire al vangelo
lo faccio
Dal Vangelo secondo Luca Lc 16,1-8
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».
venerdì XXXI del tempo ordinario
dmc 05.11.2021