@solechesorge
riproduci il brano e poi leggi il post!
la folla recava con sé
le ferite dell’umanità,
il limite indecente, per l’opulenza benpensante, della diversità
la folla, indeterminata nell’identità,
determinata nella ricerca del fine:
guarire la separatezza
e Gesù guarisce
Gesù Signore comprende le ragioni del bisogno,
mentre i seguaci per utilità, i funzionari del sacro,
evidenziano solo le impossibilità economiche,
ostacolo alla salvezza, handicap alla grazia:
come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?
dopo aver ordinato di sedersi:
la misericordia passa per l’accoglienza del limite
e diventa sovrabbondanza di abbondanza,
creazione nuova:
portarono via sette sporte piene
una sporta per la condivisione di ogni giorno:
dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e lui lo dà.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 15,29-3
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò.
Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.
mercoledì I avvento
dmc 01.12.2021