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bastarebbe prendere seriamente in considerazione
questo versetto del vangelo
un amico di pubblicani e di peccatori
(per altro citato da Gesù stesso come prova della non accettazione della sua figliolanza divina)
per farci tremare di gioia:
Dio è un amico di pubblicani e di peccatori
la misericordia si è fatta carne nell’amicizia
a chi, per i benpensanti delle gerarchie (e non),
è l’escluso
lo scarto è la casa di elezione
in cui Dio
mangia e beve
nutrendo e dissetando
giustizia
io sono un amico di pubblicani e di peccatori
miei correi?
venerdì II avvento – anno c
dmc 10.12.2021
dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,16-19
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».