sento compassione per la folla ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare

ancora una volta

il vangelo

mi sbatte in faccia la sua umana verità:

stare con Gesù

non vuol dire soffrire pene,

fino a svenire lungo la strada

verranno meno lungo il cammino-.

il vangelo dice

di compassione

(sofferenza d’amore)

per condividere

pane e vita

pesci e sazietà.

la sequela del discepolato

è spezzare se stessi

per lasciare dietro a sé libertà:

e li congedò:

sfamati e sazi,

non sofferenti ed emaciati.

stare tre giorni con Gesù

per divenire,

ed essere,

resurrezione

nel lungo cammino

verso la dignità.

sabato V settimana tempo ordinario

dmc 12.02.2022

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 8,1-10

In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano». Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.

Parola del Signore.


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