Che liberalità,
assoluta:
io non giudico nessuno.
La imbelle forza
di stare dentro al mondo,
senza giudicare.
Il Figlio del Padre,
Gesù uomodio,
è luce per diradare
le tenebre
dei processi.
Il Padre offre
la disposizione dell’anima
per imparare
a perdonare,
come Lui perdona.
Il Figlio vive nella carne
il perdono:
offre la testimonianza
perché anche noi
facciamo come lui.
Qualcuno,
obbediente
alla legge (sconosciuta) dei padri,
processa per uccidere, separare, dividere.
Qualcuno,
obbediente
alla legge (conosciuta) del Figlio,
procede per dare vita, accogliere, unire.
Disconoscendo le norme
conosco la luce.
lunedì V di quaresima
04.04.2022
dmc
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,12-20
In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me».
Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.
Parola del Signore.