andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete

Giovanni aveva sentito dire delle opere del Cristo, mentre era in carcere, fu per lui duro comprendere che quello era il Cristo. Sentito dire e non sperimentato nella sua solitudine. Come poteva essere possibile che il Dio dell’impossibile, che annienta con gli eserciti del cielo ogni malvagità e perversione, si comportasse da debole e mite e umile e sottomesso e rifiutato e perdonante? Lo abbandonasse in carcere?

Il sentito dire fece breccia nel suo cuore, spalancando le porte al dubbio piuttosto che alla fede. Come a me. Troppe volte ascolto inutili ed insopportabili polemiche che non mi lasciano vedere l’oltre di Dio, nella mia storia, nel mio quotidiano.

Tra poco sarà Natale e cosa vedremo? Cosa ascolteremo? Cosa condivideremo? Ovvi e anacronistici jingles, inadeguate strenne, trucchi e parrucchi per dare a chi ha già un superfluo regalo? Una solitudine che aggredisce le periferie delle città: luci per i ricchi, buio per i miseri. È questo il Natale del Redentore?

Ma allora sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro? Come Giovanni che manda a dire dai suoi discepoli così noi, uomini e donne del terzo millennio, cosa attendiamo da questo Natale del Signore?

I cristiani nel mondo abitano paesi che sono in guerra e stanno fomentando fondamentalismi. La povertà negli Stati occidentali che si ispirano alla cristianità aumenta. I ricchi più ricchi del mondo sono di estrazione cristiana. Le disuguaglianze accrescono.

Allora sei tu? Giovanni ha fallito, per annunciare la verità e viverla è in carcere nella fortezza di Macheronte e per i capricci di una donna, che ha paura della verità, sta per essere decapitato. Il dubbio di aver atteso invano l’Agnello lo attanaglia. Ed è profeta, anzi il più grande tra i nati da donna. Ieri come oggi i profeti infastidiscono e “devono” essere estromessi.

Ieri come adesso il messaggio evangelico è mal interpretato. Cristo viene ancora per dirci: andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. Ci viene a dire di vedere con i suoi occhi la verità: mani che toccano il limite della sofferenza umana e la risorgono con gesti di partecipazione.

Non è questione di vittorie (sportive e politiche!), non di guadagni finanziari, non di graduatorie di ricchezze, non di curricula di successi a spese degli umili. Il Regno che viene è vederlo nei volti dei quali non vorremmo vederlo: ciechi, zoppi, lebbrosi, sordi, morti, poveri. Chi per il mondo è perdente in realtà è il vittorioso. Chi per il mondo è l’immondo in realtà è il puro agli occhi di Dio.

Andate e riferite a Giovanni, andate e riferite a michele, andate e riferite a te: vedi i gesti dell’umanità buona, che lotta per salvare il creato non per distruggerlo, che soffre per guarire il malato non per eliminarlo, che spera per costruire civiltà di pace non per demolire ponti.

Ciò che vedete e udite per diretta esperienza, liberati dalla “dittatura del pensiero unico” (p. Francesco), confrontandosi con la realtà che ci circonda, non per sentito dire, ma operando perché il Cristo davvero regni. Il suo regnare attraverso la tenerezza dei miti.

III domenica di avvento (a)

11.12.2022

Acclamazione al vangelo

Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. (Is 61,1 (cit. in Lc 4,18)

Alleluia.

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,2-11

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

Parola del Signore.


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: