Ieri come adesso il messaggio evangelico è mal interpretato.
Cristo viene ancora per dirci: andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo.
Ci viene a dire di vedere con i suoi occhi la verità: mani che toccano il limite della sofferenza umana e la risorgono con gesti di partecipazione.
Non è questione di vittorie (sportive e politiche!), non di guadagni finanziari, non di graduatorie di ricchezze, non di curricula di successi a spese degli umili.
Il Regno che viene è vederlo nei volti dei quali non vorremmo vederlo: ciechi, zoppi, lebbrosi, sordi, morti, poveri.
Chi per il mondo è perdente in realtà è il vittorioso.
Chi per il mondo è l’immondo in realtà è il puro agli occhi di Dio.
III domenica di avvento (a)
11.12.2022
Vangelo
Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,2-11
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Parola del Signore.