Viene la sera
nel giorno.
Intreccio di luce e tenebra.
Attraversando le ombre,
il Maestro dice di andare,
oltre.
All’altra riva.
Ho paura,
non ci voglio andare
all’altra riva,
la sera vuole la tana,
la protezione per arginare
i famelici rapaci.
Ma nessun argine mi lascia
il Maestro.
Navigo nel buio
e la tempesta
si fa perfetta:
nessun scudo,
la barca imbarca
pienezza di fragilità.
Non t’importa
di me?
Non hai
ancora fede…
san tommaso d’acquino
sabato III del t.o.
28.01.2023
Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio, unigenito,
perché chiunque crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)
Alleluia.
Vangelo
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 4,35-41
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.