Beatitudine fa il paio con felicità, la parola più ricercata, anelata dall’uomo. La ricerca della felicità, la pietra filosofale di ogni religione. Gesù offre nove vie, perfezione delle perfezioni, tre volte nove. Il punto è che queste beatitudini sono l’opposto dei criteri di sempre del successo secondo il potere.
Questo è il Vangelo: controcorrente: gli altri dicono cerco il tuo successo, cerca il tuo benessere, cerca la tua posizione, cerca il tuo spazio… Gesù ai discepoli, ma necessariamente alle folle -cioè a tutta l’umanità- dice beati voi poveri di spirito. Dice di una relazione di bisogno!
Il Vangelo ci parla –aprì la bocca– di bisogno, non di autosufficienza. Questa è la liberazione, la felicità: sapersi bisognosi. Già nell’antichità sul frontone di Delfi c’era l’iscrizione “uomo conosci te stesso” che indicava una ricerca interiore profonda, logica, intelligente. Gesù questo lo dice a tutti i poveri, quelli che, anche se non avessero alcun armamentario culturale, saprebbero però conoscere il loro bisogno ed urlarlo al mondo.
Beati sono gli affamati ed assetati di giustizia, beati i miti nella quotidiana ricerca del senso del loro disagio, perché la terra è la loro e gli arroganti economici gliela hanno depredata, ma violenti nel diritto di possederla in eredità. Il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono (Mt 11,12), ardore che infiamma di zelo il bisogno di libertà.
Vangelo di felicità per l’umanità, non prescrizioni normative, catechistiche, semplicemente passione per ciò che si vive e come lo si vive. Beatitudine che altri vogliono strapparti e tante volte cela fanno, ma che intrinsecamente permane per chi sa fidarsi di un amore più grande: la fedeltà, sempre e comunque, all’uomo. A Dio.
Gesù beato perché fino alla fine ha amato, per questo crocifisso dagli oppositori. Gesù beato perché fino alla fine ha amato, per questo risorto dal Padre.
La felicità-beatitudine evangelica, passa attraverso questo paradosso esistenziale e, quindi, sperimentabile per tutti: ami e sei odiato. Dimensione antropologica della croce.
Pazienti nel non rispondere con odio agli oppositori -ingiusti, arroganti, sfacciatamente ricchi, guerrafondai, sfamati e dissetati dalla coppa dell’ingiustizia (la Gezàbele di Apocalisse), menzogneri e diffamatori- e sei beato. Dimensione antropologia della resurrezione.
Si mise a parlare dicendo alle folle, a chiunque per ogni tempo, che grande è la vostra ricompensa nei cieli, cioè nel regno di “adesso” dove Dio si è fatto vicino (Mt 4,17); “adesso” dove Dio ha già parlato dicendo di compiacersi nel Figlio diletto che lo umanizza nel volto della misericordia (cfr Mt 3,17); “adesso” dove Dio chiama pescatori a seguirlo (Mt 4,18) sulle strade di tutto il mondo (Mc 16,15).
La vostra ricompensa è adesso, il cielo si apre e dice mio Figlio sei tu, oggi in te ho posto il mio amore. Grande è la proposta della fede: scegliere oggi di essere “proprietari” del regno, scegliere oggi di essere “padroni” di Dio servitori dell’uomo.
Beato, te amica e te amico, quando, oggi, crederemo insieme a questo. Saremo processati dagli uomini e redenti da Cristo.
Beatitudini di coraggio.
IV domenica del t.o.
29.01.2023
Alleluia, alleluia.
Rallegratevi ed esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. (Mt 5,12a)
Alleluia.
Vangelo
Beati i poveri in spirito.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,1-12a
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.