perché voi ne siate meravigliati

Meravigliarsi: il vulnerabile, l’inabile, il derelitto, l’escluso vive di vita nuova.
Nel sabato della lode a Dio Dio loda nella misericordia l’umanità.
Chi gestisce il sabato, giurando e mentendo di farlo in nome di Dio, non vede la misericordia attiva di Dio. Ha paura di perdere la sua menzogna.
Punisce chi crede, arresta chi vive, uccide chi ama.
Non si meraviglia.
Gesù si meraviglia per questo orrore, ma va avanti.
Il paralitico da lui appena invitato ad alzarsi e prendersi in mano le sue ingiustificazioni facendone libertà è la testimonianza per chi vuole credere nel Figlio dell’uomo. Per chi vuole credere che la norma sia la giusta preghiera sarà giudizio ingiusto.
Tu ti meravigli per amare o per odiare?

mercoledì IV di quaresima
22.03.2023


Gloria e lode a te, o Cristo!
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
chiunque crede in me non morirà in eterno. (Cf. Gv 11,25a.26)
Gloria e lode a te, o Cristo!

Vangelo
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 5,17-30
 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Parola del Signore.