La paura folle ed atroce di incontrare la resurrezione, per credere nel Risorto. Piuttosto dire menzogne e giurare sulle menzogne. Il tempo di Pasqua ci chiama a questa nobile responsabilità: credere in Cristo Risorto (siamo cristiani per questo) per toccare le ferite dell’attuale umanità e viceversa curarci, o non credere in Cristo e giocare barando sulla vita degli uomini. Il potere religioso preferisce non credere per illudere il mondo che solo esso è necessario per giudicarlo e condannarlo. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli (Lc 7,35) e la Sapienza crocifissa, per cui il centurione pagano riconosce veramente il Figlio di Dio, risorge per sconfiggere ogni schiavitù, sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo (Is 58,6). Io credo al Risorto perché mi sento amato dall’Amore immortale e voglio credere di contraccambiarlo. Dire l’hanno rubato, è dire che l’umano è eliminabile, è sfruttabile, è insignificante: questo è il credo del potere. Dire è risorto è dire che Cristo “ci è necessario” (s. Paolo VI) per amare l’umano, nella fede che la morte non ha l’ultima parola. Non l’hanno rubato e non mi ruberanno la speranza. Christòs anesti. Alithòs anesti. Cristo è risorto. È veramente risorto.
lunedì fra l’ottava di pasqua
10.04.2023
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo. (Sal 117,24)
Alleluia.
Vangelo
Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 28,8-15
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
Parola del Signore.